Dopo alcuni mesi di paziente lavoro è ritornata al suo posto, nel cortile rinascimentale di palazzo Cybo-Malaspina sede dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, l’Edicola dei Fantiscritti.
Si tratta di un manufatto scultoreo del III secolo dopo Cristo raffigurante Giove con Ercole e Bacco. Collocata nel 1863 nel cortile dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, l’edicola costituisce una testimonianza di arte Romana, oltre che essere un documento prezioso su quanti visitarono la cava che porta lo stesso nome e apposero le loro firme sul monumento a ricordo imperituro. Tra gli altri: Canova, Michelangelo, Gianbologna, oltre a viaggiatori del Grand Tour, come il conte Aleksandr Osterman-Tolstoi, emissario dello Zar per l’acquisto di opere d’arte, che lasciò la sua firma in caratteri cirillici. Rimasta per secoli alle intemperie all’interno di una cava l’edicola era già in cattive condizioni nel XIX secolo.
Il restauro, effettuato dalla Professoressa Luana Brocani, docente di Restauro dei Materiali lapidei, con gli studenti del suo corso ha restituito una nuova leggibilità al manufatto. “L’opera si presentava interamente ricoperta da una patina scura formata da uno strato superficiale di polvere, di discreto spessore, e sotto di esso uno strato più radicato di natura grassa che rendevano illeggibili molti nomi e date che testimoniano l’avvicendarsi di visitatori illustri fino al suo distacco dalla cava dei Fantiscritti e successiva collocazione all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Carrara” - spiega Luana Brocani in una breve nota sul restauro.
“La pulitura è stata effettuata con la tecnica dell’impacco - prosegue Brocani - che consiste in un impasto formato da polpa di cellulosa in ammonio carbonato che è stato applicato e lasciato agire per il tempo necessario; in seguito è stato rimosso con spatole e la superficie marmorea è stata risciacquata con acqua e spazzole. È stata inoltre rimossa una stuccatura che rendeva illeggibili le iscrizioni e in fase di riallestimento è stata sostituita con un raccordo più idoneo.”
Spiega il Direttore Luciano Massari: “Il restauro portato avanti dalla Prof. Brocani è uno dei tanti interventi che stiamo realizzando per la conservazione e la valorizzazione delle nostre collezioni. In questi anni abbiamo recuperato le vetrate del Chini, abbiamo restaurato una serie di pitture murali, abbiamo riordinato il patrimonio librario antico. Per quanto riguarda l’edicola dei Fantiscritti era già in condizioni deplorevoli all’inizio dell’Ottocento, quando fu descritta da Giuseppe Antonio Guattani, un erudito antiquario romano accademico di San Luca. Il restauro che abbiamo eseguito in Accademia ci consente di avere una maggiore fruibilità dell’opera. Sono ricomparse nuove iscrizioni prima coperte e non escludo che in un futuro prossimo si possa intraprendere uno studio di questo singolare “libro dei visitatori”: sarebbe interessante identificare le firme non illustri e indagare sulle vite di coloro che le hanno lasciate”.
Oggi, ricollocata al proprio posto, l’edicola ha riacquistato un nuovo splendore e le iscrizioni sono pronte per raccontare una storia che attende di essere narrata.
L'intervento ha suscitato un certo interesse nella stampa locale e di settore. Fra gli articoli usciti, segnaliamo:
Carrara, termina il restauro dell'Edicola di Fantiscritti, bassorilievo del III secolo simbolo della città, in Finestre sull'arte, 18 luglio 2019
Torna a splendere l’Edicola dei Fantiscritti, in La Gazzetta di Massa e Carrara, 18 luglio 2019
Torna a splendere la millenaria Edicola dei Fantiscritti , in La Voce Apuana, 18 luglio 2019
Ripulita l’Edicola dei Fantiscritti, i nomi sono leggibili, in Il Tirreno, 20 luglio 2019
Torna a splendere l’ Edicola dei Fantiscritti, in Archeologia Viva, 22 luglio 2019