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Torna la luce in Accademia

Restaurato il grande lampadario dell'Aula Magna, un raffinato manufatto muranese di inizio novecento
Torna la luce in Accademia

Pubblicato il 20 July 2020 da redazione

É tornato al suo posto, in tutto il suo splendore, il monumentale lampadario in vetro di Murano dell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Carrara: oggetto di un restauro, voluto dal Direttore Luciano Massari e dal Presidente Antonio Passa, durato circa 5 mesi (da settembre a febbraio 2020), lo splendido manufatto muranese di inizio Novecento non era ancora stato presentato al pubblico e alla stampa a causa del lockdown.  Oggi, nel momento in cui la vita comincia a riprendere il suo corso e l’Accademia riaprirà le sue porte alle visite guidate in occasione di White Carrara Downtown, assume più che mai una forte valenza simbolica di ripartenza e continuità con il programma di restauri che dal 2016 hanno interessato il Palazzo Cybo- Malaspina.

Il grande lampadario in vetro color ambra, che ha un diametro massimo di 190 cm e un'altezza di 330 cm, è stato restaurato dalla ditta Hangar, che lo ha affidato alle cure di Gianni Lucchesi, specializzato nel restauro di vetri e metalli. L'intervento ha interessato anche le 10 applique coordinate, collocate lungo il perimetro dell'aula Magna.

L'operazione di pulitura si è svolta nei locali dell'Accademia dopo lo smontaggio dei preziosi vetri. Nel corso degli anni, purtroppo, alcuni elementi in vetro soffiato si sono rotti a causa dell'uso delle lampade a incandescenza che, surriscaldandosi, hanno compromesso in maniera definitiva lampadario e applique; perciò la ricostruzione degli elementi mancanti è stata realizzata da Marco Busato, “maestro soffiatore” della Vetreria Busato, storica azienda veneziana. A completare l'opera di restauro anche un nuovo impianto con luci a LED, a cura di Andrea Nardi, e la sostituzione dei bulbi luminosi che restituiscono coerenza ed eleganza al sontuoso lampadario e alle applique.

L’ accurata documentazione fotografica, realizzata prima dell’intervento di restauro, ha evidenziato lo stato ultradecennale di abbandono e incuria in cui versava un così prezioso manufatto, il cui valore commerciale si aggira intorno a 130 000 euro. Infine anche gli scranni dell'Aula Magna sono stati riportati a nuova vita con la sostituzione di tappezzerie ormai logore mentre, a breve, saranno smantellati i fari alogeni collocati lungo la balconata che non consentono una corretta lettura dell'insieme architettonico.

Con questo restauro si aggiunge un altro tassello al programma di valorizzazione delle collezioni e dell'edificio storico dell’Accademia di Belle Arti di Carrara portato avanti dal Direttore Luciano Massari sin dal 2016: dopo gli interventi alle sale della Nike, della Vittoria e del Campionario dei marmi, dopo il riordino e la catalogazione del Fondo Antico della Biblioteca, con un nuovo allestimento che consente una migliore fruizione delle collezioni librarie, dopo il restauro della stele dei Fantiscritti e di alcune pitture murali ( a cura dei docenti di Restauro della stessa Accademia), dopo il restauro delle vetrate decorative di inizio Novecento, adesso l'Aula Magna si presenterà in una nuova luce in occasione delle iniziative e delle visite guidate, a cura dell’Associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti, che si svolgeranno nelle serate del 19, 21, 23 e 25 luglio prossimi.

Infine sono previsti, in un futuro prossimo, altri interventi di restauro: delle decorazioni pittoriche cinquecentesche a grottesche e dell’imponente gesso del Canova raffigurante “Napoleone come Marte pacificatore”, uno dei grandi gessi del maestro di Possagno conservati all'Accademia e donato dallo stesso Canova all'istituzione carrarese.