
Destruction is a Form of Creation, di Matìas Ezequiel Reyes, è il lavoro che ha vinto il Premio nazionale delle Arti, ora in corso a Palermo, nella sezione “videonstallazioni”. Il lavoro consiste in un piccolo altare votivo costruito con elementi che richiamano l'uso intimo e privato del computer, occupato al centro da un video e collocato, a sua volta, nello spazio luminoso tracciato da una proiezione. Il video propone, in sequenza, immagini che evocano stati d'animo come solitudine, malinconia, incompiutezza, sterilità: una ragazza che piange, oggetti in fiamme, fenomeni naturali, una bandiera recante la grafica di mancanza dati nel software Premiere. Quest'ultima grafica ritorna nella proiezione, che inonda l'altare e lo spettatore, seduto su un cuscino, per "coprirlo d'assenza". L'installazione evoca in tutti i suoi elementi due atti chiave di rilascio emotivo e fisico, il pianto e la masturbazione, collocandoli in un'atmosfera di ritualità liturgico-mistica.