Giovedì 20 Aprile 2023, ore 15
Aula Magna
Il Camposanto di Pisa è stato uno dei luoghi più ammirati, studiati e ritratti d’Europa, ma ancora oggi continua a porre moltissimi interrogativi sulle sue origini.
Il nuovo cimitero dell’ecclesia maior che si iniziò a costruire, a partire dal 1277, si configurerà come un edificio senza precedenti grazie alle monumentali pitture che appariranno sulle sue pareti nella prima metà del Trecento a opera di Traini, Buffalmacco e Stefano fiorentino.
Margherita Orsero offre un’inedita prospettiva sulla genesi e il lancio di un progetto davvero rivoluzionario frutto di un’iniziativa civica voluta e sostenuta da una particolare ‘joint venture’ ante litteram costituita da personaggi di spicco della società pisana trecentesca.
Ciò che accadrà all’interno del Camposanto rispecchierà un periodo glorioso per la città di Pisa, proprio dopo la fine del dominio imperiale di Ludovico il Bavaro: quello del ‘buon governo’ del conte Bonifazio Donoratico della Gherardesca.
Margherita Orsero si è laureata a Genova (2013) con una tesi dedicata al rapporto tra scultura lignea (le Vierges en majesté proto-gotiche) e scultura lapidea nelle cattedrali gotiche francesi approfondendo sul campo le proprie conoscenze grazie agli stages svolti presso il Musée du Louvre e il Musée de Cluny a Parigi.
Ha conseguito il dottorato in Storia dell’Arte presso l’Università di Losanna in cotutela con l’Università degli Studi di Genova (2021) ed è entrata in seguito a far parte del progetto di ricerca MemId come assegnista presso l’Università di Napoli Federico II (2021-2022). Attualmente insegna Storia dell’Arte alla Florida International University (FIU).
Ha collaborato con l'Opera Primaziale Pisana per il progetto di triage e identificazione dei frammenti di affresco raccolti dopo l'incendio del Camposanto di Pisa nel 1944 (2016-2017).
A seguito di questo progetto, ha sviluppato - con la società milanese Virtual Projects - una ricostruzione virtuale della perduta Assunzione della Vergine di Stefano Fiorentino e un'applicazione per dispositivi mobili dedicata a questo capolavoro perduto (2017-2018).
Ha lavorato all’UNESCO Headquarters di Parigi come project assistant per diversi progetti tra cui: “Digitizing our shared UNESCO History” e “Venezia Unesco Archives” (2018-2019).
Le sue recenti pubblicazioni e interventi a conferenze sono principalmente dedicate a diversi aspetti legati agli affreschi del Camposanto, come la committenza e i problemi tecnico-materiali. Ha organizzato, inoltre, due giornate di studi presso l’Université de Lausanne: “Pise et son Camposanto au XIVe siècle. Histoire et technique” (2016); “Moyen-Age 2.0. Reconstitution numériques et histoire de l’art: recherche et communication” (2018).